Prima variazione tattica nel Torino per Meité: non regista ma mezzala. La condizione progressivamente migliora, ma c’è ancora da lavorare
Soualiho Meité e la sua esperienza nel Torino? A piccoli passi. Se il nuovo centrocampista granata a Bormio era sembrato particolarmente imballato, senza quindi riuscire a emergere, non così si può dire nella sfida contro il Nizza giocata al “Moccagatta” di Alessandria, dove invece qualche buono spunto si è potuto osservare, in una posizione probabilmente diversa da quella che ci si sarebbe aspettati ai blocchi di partenza. Il primo segnale è infatti questo: Mazzarri, che per tutta la gara ha alternato Rincon e Baselli, ha tenuto Meité come mezzala destra, dove a un dinamismo che chiaramente non gli appartiene, ha sopperito con un impatto di grande fisicità. Che forse è ciò che più mancava al Toro.
Meité-Torino: segnali di crescita
Dal punto di vista del ritmo, la gara di Meité in Torino-Nizza è stata in linea con quella dei suoi compagni: buoni i primi 20′, poi un progressivo calo, dovuto chiaramente ai carichi di lavoro impegnativi a cui la squadra è stata sottoposta in questi giorni post ritiro di Bormio, altrettanto duri. Meité però in quella prima parte di gara ha mostrato dei discreti tempi di inserimento e qualche buon colpo tecnico, come per esempio la capacità di crossare in maniera molto precisa e forte (interessante un suo spunto per Belotti che però vanifica tutto commettendo un fallo in area, intorno al 15′). Le doti fisiche sicuramente gli sono d’aiuto, è sembrato difficile riuscire a strappargli via il pallone, e di fronte non aveva proprio dei giocatori gracili.
Il Torino osserva Meité: come ha giocato contro il Nizza
La nota positiva è infatti proprio questa. Se ancora c’è molto da lavorare sul ritmo (per dare un giudizio su questo aspetto, si dovrà necessariamente aspettare il campionato), qualche primo segnale dal punto di vista tecnico-tattico c’è stato, e farlo giocare come mezzala può forse permettere al Torino di trovare quei muscoli e centimetri che mancavano in mezzo al campo, soprattutto nelle gare in cui ci sarà da fare battaglia, tenendo Rincon playmaker basso. Primi segnali di crescita quindi, dopo il ritiro valtellinese che è servito soprattutto ad ambientarsi e a calarsi nella nuova realtà. Aspettarsi un progresso costante sembra lecito.
dai soliti incaxxati cronici partono già i giudizi.Ovviamente sulla carta poichè il campo ancora deve decidere. E ovviamenmt tutti negativi. Ad esempio damascan è già il lavavetri moldavo. Poi se in effetti il giocatore gioca male loro partono con il solito l’avevamo detto. Se invece il N’koulou di turno si… Leggi il resto »
purtroppo è cosi.. è la loro politica sparare a zero su tutto e ricominciare su ogni cosa appena possono… salvo poi dimenticarsi degli atessi commenti quando le cose vanno “bene”… kuku era rotto, sirigu bollito (stessi discorsi che fanno oggi per Gibbs o come si scrive).. lyanco era una pip.pa… Leggi il resto »
Beh signori tutti bravi a parlare dopo …. noi lo facciamo prima . Qui l unico acquisto di categoria (intendo da serie A)è Izzo anche se e’ sotto inchiesta.
Magari è il nuovo Desailly… Ovviamente non lo credo, ma sono invece certo che ancora una volta non abbiamo acquistato un nome importante a centrocampo e vorrei davvero capire perchè dato che è una lacuna ormai cronica e che 10-15 milioni in cassa ci sono. La domanda è: ma non… Leggi il resto »
Giocatori e squadra ad oggi ingiudicabile almeno sul campo poi ognuno a prescindere può fare tutte le valutazione che crede…. ho visto solo il secondo tempo e meite l’ho trovato lento e macchinoso … cosa che per altro al momento non mi preoccupa… la tecnica sembra averla, lo valuteremo quando… Leggi il resto »
quest’altro armadio mi pare il gemello di Acquah !!!!!!!